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VIVA, VIVA, L`OLIO D`OLIVA

"PIVA, PIVA," L`OLIO D`OLIVA!

di ROMOLO RICAPITO

Si ? svolto il 23 gennaio 2014 a Bari, un mini-convegno in strada Palazzo di Citt?, sede dell`Ordine dei Giornalisti, come speciale contributo di Unaprol (Consorzio Olivicolo Italiano) ai Corsi di Formazione per i Giornalisti, ossia una relazione sul tema "L`Olio d`Oliva".
Gli interventi a cura di Pantaleo Piccinni, vice presidente dell`Unaprol e presidente Coldiretti di Lecce su alimentazione e deontologia, Giosu? Bonfardino, luogotenente del Nas dei Carabinieri sui mezzi di contrasto alle frodi, Giulio Scatolini, capo panel di Unaprol.
Esistono dei "giochi di prestigio" sull`olio d`oliva, che costituisce una delle eccellenze del made in Italy. Questi giochi, prevalentemente scorretti, includono contraffazioni e sofisticazioni alimentari.
"L`agro-alimentare ? una voce attiva della nostra economia, pugliese e nazionale - ha commentato il Presidente dell`Ordine dei Giornalisti di Puglia, Valentino Losito, originario di Bitonto, da lui definita "capitale" dell`olio di oliva.
E` stato riaffermato anche come l`agricoltura sia parte integrante e inscindibile della vita della nostra regione e dunque tutti i giornalisti residenti sul territorio dovrebbero occuparsene, o almeno interessarsene.
L`olio d`oliva fa parte della Cultura dell`alimentazione, della salute e dell`ambiente.
Giulio Scatolini ha rimarcato come l`olio in commercio sia spesso insapore e venga chimicamente costruito.
Ma si ? accennato anche a un annus horribilis dell`agricoltura, originato per l`80 per cento dal maltempo e al 20 per cento da una nuova calamit?, costituita dall`incubo xylella, batterio che ha rischiato di decimare la produzione olivicola nazionale e in special modo quella pugliese.
Ci? a fronte di un forte calo di produzione a livello mondiale.
Ma anche la Spagna, acerrima rivale dello Stivale nella produzione di oli alimentari, condivide col nostro Paese gli stessi problemi.
L`olio d`oliva ? comunque prodotto in tutti i 5 continenti. In Europa la "guerra dell`olio" annovera paesi come la Grecia, il Portogallo e la Francia con avanzamento anche di Croazia, Slovenia e un nuovo acquisto: l`Albania.
Trattasi dunque di mercato allargato, anche perch? comprensivo di Turchia, Siria, Giordania, Marocco e Israele, Ma lo Stato pi? "competitivo" con l`Italia, anche per la vicinanza geografica coi paesi del Mediterraneo, ? la Tunisia.
50 mila tonnellate di olio tunisino possono affluire in Europa senza dazi, grazie ad accordi di buon vicinato che coinvolgono anche la Turchia.
In pole position ci sono anche l`Argentina e il Cile.
Queste ultime nazioni per? raccolgono il prodotto in estate e non nel periodo invernale.
Il mercato d`importazione ? dunque in crescita: in Sudafrica sono state impiantate qualit? italiche da parte di imprenditori umbri.
Esistono per? tentativi di piantagione in Cina, nella regione di Canton e in aree interne dell`Australia. L`Italia per? custodisce la banca mondiale della genetica dell`olivo-cultura.
Da noi comunque l`olio ? prodotto in tutte le regioni, eccezion fatta per la Valle d`Aosta.
Da qualche tempo infatti anche il confinante Piemonte ha impiantato ex novo delle coltivazioni.
Ma la produzione nazionale ? principalmente fornita dalla Puglia (per il 40 per cento) .
Si ? poi illustrato ampiamente il tentativo di imitare il made in Italy che genera politiche scorrette all`estero, soffermandosi anche sullo scandalo dell`olio biologico, che era in realt? olio raccolto dalle friggitorie e mischiato con olio d`oliva di bassa qualit?, poi messo in lattina ed etichettato come biologico.
L`olio biologico ? il pi? ambito nelle sofisticazioni dai truffatori, in quanto a fronte del 20-25 per cento del costo maggiorato in pre-produzione, sugli scaffali dei supermercati esso registra un aumento del 110 per cento.
L`Italia ? in grado di offrire ben 350 tipi di olive diverse, dalla coratina alla peranzana, dalla cima di Bitonto alla cellina di Nard?, dall`aroma ai frutti di bosco e utilizzata in pasticceria.
Gli statunitensi, che godono di una piccola produzione di olio d`oliva in California, sono tendenzialmente protezionisti e non accettano tutte le norme che sovrintendono e tutelano la qualit? e la diffusione dell`olio d`oliva italiano.
La produzione di oliveti ? necessaria al territorio perch? senza queste piante l`Italia ? soggetta a pericolose frane e smottamenti.
Gli incendi dolosi minano questa sicurezza e sono frutto di intenti speculatori a livello edilizio.
Trattasi dunque di settore agroalimentare da preservare, anche nell`interesse di contrastare l`abbandono di zone coltivate e abitate, oltre che valevoli paesaggisticamente e turisticamente.
Il Nas dei Carabinieri fu fondato nel 1962 e vanta 1096 unit? alle dirette dipendenze del Ministero della Salute.
Il nucleo antisofisticazioni comprende lo studio dei fenomeni criminali e vanta una sessione dedita all`antidoping.
Le modalit? di azione sono eterodirette da iniziative della magistratura, dalle lamentele dei consumatori o su attivazione del Ministero della Salute e utilizzano collaborazioni con Coldiretti e Assolatte.
Frequente nelle frodi ? l`utilizzo di oli di semi colorati con la clorofilla.
I controlli vengono effettuati direttamente nei frantoi, ma si estendono anche negli esercizi di vendita.
Esiste un campionamento dell`olio di frittura nei locali pubblici dediti alla ristorazione allo scopo di accertarne la presunta nocivit?.
 




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