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Elsa Morante tenera, scabrosa e geniale...

TENERA, SCABROSA E GENIALE ELSA MORANTE: SEDUSSE ANCHE LUCHINO VISCONTI .

In E.M. o la Divina Barbara svelati dall`amico traduttore i suoi segreti
di Romolo Ricapito


Jean-No?l Schifano, autore di E.M. o la Divina Barbara - Romanzo confidenziale non finito, Elliot,116 euro, 114 pagine, ha voluto offrirci un ritratto segreto e inedito di Elsa Morante (1912-1985), descritta nei suoi ultimi giorni, quelli della malattia.
Operata alla testa, la Morante finge col marito Alberto Moravia di non riconoscere pi? nessuno.
La commedia, che va avanti per circa due anni, va in scena davanti agli occhi dell`autore di questo libro ,J.N. Schifano, che assiste Elsa in Ospedale e al quale, in segreto, la scrittrice si svela in lunghe confessioni, autorizzandone la pubblicazione soltanto molti anni dopo la morte, che comunque avverr? di l? a breve.
Schifano ha in comune con Elsa il padre siciliano, mentre la madre ? francese , di Lione. Si tratta di uno scrittore e traduttore di autori italiani, che per mestiere ha conosciuto l`autrice di Menzogna e Sortilegio, prima della pubblicazione dell`ultimo e sofferto romanzo Aracoeli, edito nel 1982.
Le confessioni, reciproche, assumono il valore di aneddoti a volte boccacceschi, ma di pi? rivelatori dell`intimo di ognuno.
Cos?, mentre di Schifano scopriamo che "traducendo la lingua di mio padre, metaforicamente e sensualmente, io ripetevo l`atto, il coito, che non era stato interrotto a tempo per evitare che io nascessi" (pag.25) , di Elsa Morante ? svelata per la prima volta la passione per Luchino Visconti.
Visconti ? chiamato nel romanzo "Menzogna e Sortilegio" col nomignolo di Parodia: una vendetta della scrittrice.
Nonostante la preferenza del cineasta per gli uomini, Morante visse con lui un incontro bollente, sin dalla prima volta: "mi ha presa per la vita e ha forzato la testa contro la sua patta". Inoltre Visconti "voleva un bambino da me" ( era il 1949). La relazione finisce in maniera brusca. Epper? nel memoriale-romanzo di Schifano viene rivelato come Visconti amasse telefonare ad Elsa al mattino presto: per telefono voleva che lei si masturbasse, mentre Moravia dormiva ignaro al suo fianco.
La Morante eseguiva, divertita e ammirata dall`audacia del suo amante.
La personalit? di Elsa ? quella di una donna che si ama, ? narcisista : "a 50 anni ne dimostravo 30". La scrittrice amava nascondere l`et?: in alcuni libri la sua data di nascita stampata sulle copertine era indicata come 1918 e non 1912.
Ecco allora una frase rivelatoria del libro: "il declino della giovinezza e della grazia mi rattrista pi? della morte".
Il segreto della scrittura elevata di Elsa Morante ? racchiuso nel suo disagio di essere una figlia illegittima : Augusto Morante, il padre, era in realt? impotente e sua madre , l`insegnante ebrea Irma Poggibonsi, rimase a lungo vergine.
Per cancellare la vergogna , intollerabile per un siciliano, Morante reclut? dopo una complessa selezione sul campo , un valido sostituto in camera da letto, ingaggiandolo direttamente alla stazione centrale, luogo dei suoi "provini".
Trattasi di un siciliano bellissimo, biondo, occhi azzurri, Francesco Lo Monaco, impiegato postale : cinque rapporti sessuali con Irma si trasformarono in cinque gravidanze.
Tragico il destino di tutti e due i padri: Morante, detestato da moglie e "figli", vivr? sempre relegato in uno scantinato, con l`umidit? che gli far? marcire gli organi interni, mentre Lo Monaco si suicider? per i troppi debiti.
Gli aneddoti proibiti dell`autore del libro sono ancora pi? spinti e costituiscono un contraltare ideale a quelli di Elsa, ma non risultano di uguale interesse, essendo i protagonisti di tali imprese sconosciuti.
Ben pi? interessante il "gossip" su Pier Paolo Pasolini, che fu il pi? grande amico di Moravia: il poeta-regista aveva un membro enorme.
Membro che amava molto farsi fotografare, assumendo pose plastiche.
Di Pasolini viene ricordata la passione per i giovani proletari e il tragico finale di partita :"aveva bloccato per terra Pelosi per incularlo". Mor? assassinato dal giovane amante, che fu condannato.
Elsa Morante fu battezzata alla nascita come cattolica,assieme ai fratelli: la madre, intuendo future persecuzioni contro gli ebrei, vent`anni prima dell`applicazione delle leggi razziali, pens? in questo modo di salvarla. Riuscendovi.
Anche Moravia, che era ebreo, per sfuggire alle deportazioni sfoll? in Ciociaria, con Elsa. E pare che Elsa durante un viaggio da sola a Roma si congiungesse col soldato tedesco Gunther, per procurare un maglione di lana ad Alberto...
Il capolavoro di Elsa Morante ? La Storia, del 1974, storia di guerra, morte e rassegnazione: antesignana in tutto, Morante volle che fosse direttamente pubblicato in edizione tascabile.
Al di l? di tutti gli aneddoti, piccanti o meno, il volume ottiene lo scopo di attualizzare una figura di intellettuale e scrittrice che rischiava di essere precocemente accantonata in soffitta , mentre ? (e rimane) tra i pi? grandi nomi del Novecento.
Ecco colei che, ormai ridotta sulla sedia a rotelle, leggeva l`Inferno di Dante e avendo allontanato tutti, consorte compreso, si avvicin? a un giovane intellettuale, il quale nel suo libro-omaggio ce la restituisce gagliardamente lucida, irriverente, anticonformista e splendida osservatrice del suo tempo e del tempo a venire.
 




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