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LO SGUARDO DI SATANA-CARRIE

PERCHE` UN REMAKE E`UTILE (PURE CON I SUOI LIMITI)

di Romolo Ricapito

In sala Lo Sguardo di Satana-Carrie, diretto da Kimberly Peirce, che ha all`attivo un film molto noto come Boys Don`t Cry.
L`uscita ha scatenato qualche polemica tra chi non ha gradito il remake di questo classico diretto nel 1976 da Brian De Palma, uscito da noi col titolo Carrie-Lo guardo di Satana: il titolo dell`edizione 2013 (uscita italiana del gennaio 2014) ? stato quindi invertito, proprio per differenziarlo dal "modello".
La questione ? abbastanza sciocca: Carrie, tratto dal romanzo omonimo di Stephen King (ormai un classico) pu? essere riproposto con una nuova lettura pi? moderna, per pi? di una ragione.
Il tema del bullismo a scuola ? attualissimo, ancora pi? che negli anni Settanta; con l`aggiunta del fatto che esso viene attualmente perpetrato in tutto il mondo con l`ausilio dei mezzi tecnologici: telefonini modernissimi che riprendono le vittime per poi postarne i filmati su internet.
E` quanto avviene appunto in quest`opera che si basa sulla vita di un`adolescente perseguitata dalla madre,una maniaca religiosa che non accetta il sesso e per la quale ogni azione ? un peccato.
Nel film ? presente anche qualche clamoroso svarione: Carrie ignora cosa siano le mestruazioni e durante il suo primo ciclo pensa di essere malata e conseguentemente di morire dissanguata. Abbastanza strano, se in un`altra scena , navigando su internet all`interno della sua scuola, si confronta con le informazioni sui poteri telecinetici dei quali ? stata dotata da madre natura.
Impensabile dunque che fosse all`oscuro dei misteri del corpo femminile, essendo pratica delle nuove tecnologie e in grado dunque di padroneggiare qualsiasi curiosit? o nozione .
A parte ci?, la trama ? pregna di simbolismi. La madre folle e bacchettona ? l`epitome dell`America puritana, che sopravvive al giorno d`oggi in piccole comunit? e infinite sette che sfruttano la religione per dominare il prossimo; mentre la dolce, innocente e timida Carrie ? la rappresentazione dell`innocenza violata.
Rispetto al primo film, alcune cose vengono spiegate meglio e ci? che sembrava un tempo oscuro, risulta allora ben pi? evidenziato e meno fumoso.
Le motivazioni dei personaggi sono pi? limpide e cos? gli accadimenti, mentre il limite del film potrebbe essere dato dal cast di semi sconosciuti.
Al posto di Sissi Spacek nel ruolo di Carrie (che ottenne una candidatura all`Oscar e col suo volto irregolare e i capelli rossicci risultava adattissima al ruolo) troviamo la "Carneade" Cjloe Moretz (figlia di un chirurgo plastico) , dall`aria innocente, i capelli biondi e gli occhioni blu. Pi? che una ragazza perseguitata dalla sorte e dalla follia, la giovane sembra una cheerleeder o una reginetta di bellezza.
Nel cast, spicca la premio Oscar Julianne Moore nel ruolo della madre pazza (nell`originale era Piper Laurie, adesso 82 anni,che dopo di allora fu confinata in parti"maledette" come nei "Segreti di Twin Peaks" e in "Trauma", del nostro Dario Argento.) Del cast originale facevano parte anche un giovane John Travolta e la dolce Amy Irving, allora moglie del regista Spielberg.
La pellicola contiene abbondanti dosi di politicamente scorretto. In un`epoca dove la coscienza animalista va sempre pi? diffondendosi ( con blitz nei laboratori che usano le bestie come cavie e sciocchi integralismi che vedono giovani donne malate insultate perch? approvano la sperimentazione delle bestie al fine di testare medicamenti potenzialmente nocivi per gli esseri umani) disturba l`accanimento, in una scena clou , su un povero maiale, da parte di giovani che dovrebbero avere acquisito i dettami della protezione e della cura degli animali: cultura che ha influenzato positivamente le recenti generazioni tramite una nuova coscienza sviluppatasi tramite i nuovi media.
Inoltre l`altra deriva del film ? quella della punizione dei colpevoli, ma anche degli innocenti.
La morale appare cos? stravolta e insegna che anche i deboli devono soccombere, in una visione un po` troppo apocalittica del bene e del male , della redenzione e del castigo , che spetterebbe, quest`ultimo, ai soli autori di certi misfatti.
 




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