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"LE AVVENTURE DI FELICOTTERA"

FELICITA SCARDACCIONE: DAL GIORNALISMO ALL` ESORDIO COME SCRITTRICE PER L`INFANZIA CON "LE AVVENTURE DI FELICOTTERA"
di Romolo Ricapito

E` stato presentato presso la libreria Laterza di Bari "Le Avventure di Felicottera", esordio letterario di Felicita Scardaccione ( giornalista del Corriere del Mezzogiorno ) pubblicato dalle edizioni Fasi di Luna (collana Aquiloni).
Si tratta di un racconto illustrato dedicato ai pi? piccoli: erano presenti in sala gli alunni di seconda A della Scuola Elementare S. Giovanni Bosco di Toritto.
Maria Laterza ha spiegato ai bimbi presenti che la Libreria da lei gestita ? molto antica e ricca di storia , essendo stata fondata nel lontano 1896.
La casa editrice Laterza ha da sempre a cuore la passione per i libri, sentimento che cerca di trasmettere di generazione in generazione.
All`incontro era presente anche la signora Geg? Cupertino della Fasi di Luna. (sito internet www.fasidiluna.com).
Felicita Scardaccione si ? sempre occupata nell`ambito della sua professione giornalistica di tematiche riguardanti l`infanzia e ha fondato di recente il sito www.corrierinobimbi.it Il debutto nella narrativa per ragazzi ? avvenuto quasi per caso: un amico magistrato che la segue abitualmente tramite Facebook, giudicando frenetica l`attivit? della cronista (che d`abitudine si dibatte in molte situazioni professionali e mondane) l`ha definita la" fenicottera".
Da qui al nomignolo "felicottera", collegato al suo nome di battesimo (Felicita), il passo ? stato davvero breve.
La Felicottera protagonista della narrazione, che ha anche un suo sottotitolo ("Feliporter e la mini-mini piramide) unisce la passione giornalistica della Scardaccione a un altro suo specifico interesse: quello sull`Antico Egitto.
Riguardo la prima passione, l`autrice ha voluto chiarire che il mestiere di giornalista non va mitizzato, attribuendogli a torto quella caratterizzazione favolistica ed edulcorata con cui molti adulti lo identificano.
Trattasi invece di un`attivit? difficile perch? irta di ostacoli che occorre affrontare e possibilmente superare con efficienza, volont? e impegno.
La Felicottera ? una reporter chiamata nell`Antico Egitto da un faraone, che per? non ? in carne ed ossa (cio? umano) ma si identifica con un simpatico topo. A questa novit? va aggiunta quella dell`amica alla quale la Felicottera ? solita accompagnarsi, tale Isotta la Paciotta, simpatica e grassottella.
Probabilmente Felicita Scardaccione ha unito tre personaggi cos? diversi per abituare j lettori alla diversit? e alla sua accettazione , ma anche come variazione sul tema della solita favola prevedibile e accomodante.
Felicita nella vita pratica l`equitazione e cos? fa il suo eteronimo, Felicottera
Scardaccione ha raccontato una curiosa scena alla quale le ? capitato di assistere durante la sua abituale frequentazione dei maneggi: una cavalla che praticava il tapis roulant. Tale situazione ? diventata anche un divertente video su You Tube ed ? stata da lei raccontata in un articolo per il Corriere del Mezzogiorno, visibile anche on line.
Questa attivit? ginnica (tra le altre cose) ? utile a mantenere il cavallo in movimento nei luoghi chiusi qualora le condizioni atmosferiche siano sfavorevoli e rende inoltre gli animali pi? docili e tranquilli.
L`occasione del libro svolge un utile scopo didattico: vengono illustrati luoghi come la Valle dei Re e delle Regine, importante sito archeologico dove vennero rinvenute le sepolture di ben 63 faraoni.
Ma ci? si unisce a elementi primari di giornalismo: Felicita Scardaccione ha spiegato ai piccoli ospiti in che cosa consiste uno "scoop", mentre la pagina che traina il giornale ? il cosiddetto "fatto del giorno", quello cio? riassunto in copertina.
E`stato citato inoltre Gianni Rodari (1920-1980) uno dei pi? grandi scrittori italiani per l`infanzia (anche lui era giornalista) e apripista della narrativa per i giovanissimi in voga ancora adesso.
Rodari era solito proporre nei suoi libri diversi finali, affinch? i ragazzi si abituassero al ragionamento e all`eventualit? che una storia pu? avere diverse chiavi di lettura. Capovolgendo il volume di queste "avventure di Felicottera" troviamo dunque tre possibili finali dell`intreccio egiziano: il primo ? l`happy end classico, che fa riferimento al romanticismo dell`autrice. Insomma un epilogo come quello di tante altre favole.
C`? poi una conclusione "storica", in linea con lo scopo pedagogico del libro e che svela la passione degli Antichi Egizi per i gatti.
Felini di tutte le forme e razze , ma in preferenza gatti neri.
Essi venivano imbalsamati dopo la morte e seppelliti con i loro padroni passati a miglior vita: nel Museo Egizio di Torino- ha raccontato la Scardaccione- ovvero il secondo come importanza a livello mondiale ,? possibile ammirare le imbalsamazioni di gatti millenari.
Il terzo finale ? invece a sorpresa.
I bimbi della scolaresca di Toritto hanno suggerito all`autrice (che ha gi? in mente un ideale seguito di Felicottera) l`inserimento di altri nuovi e buffi personaggi nel prossimo capitolo di avventure.
L`illustratrice del libro ? Manuela Trimboli che ha collaborato in precedenza con l`attore Paolo Comentale del Teatrino di Pulcinella.
Infine un consiglio disinteressato di Felicita ai suoi piccoli lettori: " non fermatevi alle quattro mura di casa e viaggiate per capire la cultura degli altri popoli, perch? ci? arricchisce la mente e lo spirito".
 




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