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ITALIA REVOLUTION : RINASCERE CON LA CULTURA

Da Umberto Smaila di Colpo Grosso al Terremoto dell` Aquila: come cambia il costume
di Romolo Ricapito

E` stato presentato alla Mediateca Regionale Pugliese di Bari il volume di Christian Caliandro "Italia Revolution" - Rinascere con la Cultura , edito da Bompiani, nella collana Agone (curata da Antonio Scurati), 12 euro.
La dottoressa in teoria del Linguaggio Claudia Attimonelli nell`introdurre il libro ha parlato di "evento multimediale" dalla scrittura eterogenea.
"Italia Revolution" ? stato inoltre propedeutico alla presentazione finale del film di Dino Risi (1981) "Fantasma d`Amore" , interpretato da Marcello Mastroianni e Romy Schneider. A discutere dei temi trattati da Caliandro, storico dell`arte contemporanea e insegnante presso l`Univesit? Iulm di Milano, la docente Patrizia Calefato, professore associato all`Universit? degli Studi di Bari di Lettere, Lingue e Arti.
E` stato letto anche il capitolo iniziale, "Hard Times, Dispacci dal paese degli Spettri" " nel quale l`autore capita per caso al Circolo della Vela di Bari, rinomato ritrovo del jet set del capoluogo. Qui uno stanco e sfatto Umberto Smaila intrattiene nell`ambito di una convention di giovani farmacisti, il 23 dicembre del 2011, una platea di entusiasti professionisti tra i 30 e i 40 anni.
Smaila fa parte di quei personaggi retro che, secondo l`autore, hanno influenzato il costume degli anni Ottanta.
Caliandro ha parlato di situazione "meravigliosa" perch? Smaila, definito "mastodontico" mentre si aggrappa al suo pianoforte (che assume il simbolo di barca alla deriva durante una tempesta) si adatta come perfetto archetipo funzionale alle sue tesi.
Ad esempio quella che tra l`altro spiega come alcuni colleghi di Umberto Smaila, alias Ezio Greggio, Christian De Sica, Massimo Boldi e lo stesso Silvio Berlusconi (ex entertainer sulla navi da crociera come "chansonnier") siano presenti ancora adesso sulla scena mediatica.
Ma Italia Revolution ha una parte anche molto seria, quella che tratta del terremoto dell`Aquila. Essa ? l`anticipazione di come artifici e sovrastrutture vengano meno a fronte di tragedie difficilmente sormontabili da un`opportuna ricostruzione materiale, che coinvolge la Societ? Civile (le persone) ma molto meno le Istituzioni. Ci troviamo di fronte a una "distrofia idealizzata" caratterizzata da quella zona Rossa del centro storico aquilano interdetta al pubblico, cos? come intere aree di Lampedusa, Val di Susa, Taranto.
L`Aquila non ? per? soltanto una metafora negativa , ma costituisce l`epitome della citt? -simbolo da cui ripartire per ricostruire dalle macerie una nuova civilt?. La deriva televisiva di Vermicino, d`altronde, non ? mai finita , ma si ? innestata su altre pi? raffinate storture, rappresentative dalle attuali dirette televisive riguardanti vari eventi : becere e soltanto illustrative dei contenuti, ma vuote d`anima.
Della generazione nata nel 1943-44 la prof. Calefato ha parlato di una stirpe che riusc? a riprogettare l`Italia , pi? produttiva e creativa di quella nata negli anni `60. Ma gi? nel 1962 siamo in una fase discendente in relazione a questa ricostruzione - morale e materiale - mentre quella degli anni del Boom Economico si situa "come una delle retoriche italiane pi? vistose".
Ritornando a Vermicino, si ? detto che il piccolo Alfredino Rampi e lo statista Aldo Moro sono figure "abbinate", ovvero simboli del "sequestro", sia ad opera di un interstizio (pozzo artesiano) per il piccolo Rampi , che da parte delle Br per lo statista democristiano.
Rampi e Moro sono dunque vittime di un paese "catastrofico" e dallo spazio mentale chiuso. La cultura del Boom degli anni Sessanta ? , inoltre, "paradigmatica" perch? con essa si esclude quanto di valido era presente precedentemente.
Di Mario Monicelli ? stata ricordata una frase sintomatica presente nel volume: "Ci ha fregato il benessere ; la generazione che l`ha toccato prima si ? illusa che potesse essere eterno. Invece esso fu conquistato dai padri con sofferenza e sacrificio".
Nell`ambito di questa tematizzazione del disagio, si ? detto che i cosiddetti "panni sporchi lavati in pubblico" sono un processo utile, mentre la cultura non ? una cosa accessoria alla vita quotidiana, ma anzi ne fa parte (Calefato) . Ancora , la filosofia di figure mitiche come quelle di Monicelli, Risi, Parise, Arbasino elaboravano un concetto preciso: che la fragilit? (unita alla violenza) comporta crudelt?, disordine mentale ed esistenziale.
Sul cinema degli Anni Settanta, il libro elabora una tesi: in esso era presente un pessimismo cupo e un`aria funerea che si estende a certo cinema degli anni Ottanta. Nel primo caso un esempio concreto di tutto questo ? il personaggio di Ugo Tognazzi in "Primo Amore", invaghito di una giovanissima Ornella Muti.
L`impresario a cui d? vita Tognazzi rifiuta la vecchiaia come condizione , mentre in Sapore di Mare 1 e 2 gli anni Sessanta vengono rappresentati nella maniera edonistica degli Anni Ottanta.
Nel libro ? presente una parte pi? "leggera", musicale: si spazia dalla canzone di Luis Miguel "Noi, ragazzi di Oggi", vero inno generazionale , a "Tropicana" del Gruppo Italiano che uno stranito Carlo Conti a "I Migliori Anni" definisce la sola canzone riempipista del 1983.
Sul sentimento della nostalgia, si ? chiarito che esso tende ad eliminare dal passato gli elementi incoerenti rispetto al presente, ovvero quelli in definitiva pi? interessanti.
La percezione storica invece ? il ricostruire i rapporti di causa-effetto esaltando gli elementi differenti.
Per l`autore la vera operazione nostalgia inizia con 30 anni di ritardo; e perci? Gangster Story (Bonnie and Clyde) del 1967, Paper Moon (1973), il Padrino 1 e 2 oppure Dillinger, trattano degli anni Trenta, rivisitati e mitizzati.
In Italia questa nostalgia ? bilanciata dalla realizzazione del film di Bertolucci "Il Conformista"(1970) e "Amarcord" (1973) . Patrizia Calefato ha poi accennato alla "materialit? semiotica": si nasce due volte nella matrice (saga di Matrix) ma tutt`e due sono uguali, acciocch? non c`? opposizione al virtuale, in quanto esso ? reale, perch? la realt? virtuale ? un`altra forma di realt?, cos? come Milano 2 ? un`altra parte concreta dell`Italia.
Ho rivolto all`autore questa domanda.
"Fantasma d`Amore", citato anche nel libro , ? un bellissimo film, ma all`uscita venne ignorato; ricordo una sala vuota e le risate dello scarso pubblico. Come mai ha scelto questa pellicola come rappresentativa degli anni Ottanta?
"Sfido che non abbia avuto successo! Era un film antitetico a forme di edonismo dilaganti, come quelle dei film Sapore di mare 1 e 2 , che riproducevano un`Italia senza inquietudini, priva delle tematiche del cineasta Antonio Pietrangeli e de "Il Sorpasso".
Mentre gi? "E la nave va" di Fellini dell`83 raffigura un`Itala spettrale . "Ginger e Fred," dell`85, ? avveniristico nella descrizione di una tv commerciale creata da un imprenditore eteronimo di Berlusconi.
Fantasma d`Amore ? un film politico perch? tratta del tema della vita e della morte, leit motiv del cinema anni Sessanta- Settanta."

 




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