A volte ritornano

Il Cavaliere non perde il vizio, e inserisce un ?cavillo ad personam? nel progetto di legge per la sicurezza La sicurezza in questo paese ? ormai questione prioritaria, si direbbe, a sentire i vari Tg4, Tg5, Studio Aperto e Tg rai. Si direbbe. Si, perch? l?impressione che la questione fosse stata sollevata ad hoc dalle tv, infondendo quel clima di incertezza e intolleranza che tanto ci condannano dall?Europa (vedi le critiche del portavoce del governo Zapatero o i moniti dell?UE) era gi? balenata a molti, opposizione ?ombra? compresa. Infatti, all?indomani del tanto atteso Consiglio dei ministri convocato a Napoli per affrontare l?emergenza rifiuti (prontamente sgomberati da Piazza Plebiscito e dintorni) gi? si tirano le somme di quello che sar? il governo Berlusconi nei prossimi cinque anni. Il disegno di legge presentato alla conferenza stampa convocata dopo il Cdm, presenta una serie di provvedimenti per combattere l?immigrazione clandestina tra cui una norma con cui si punta ad anticipare tutti i processi per questioni che abbiano messo "in pericolo la sicurezza pubblica e abbiano comportato grave allarme sociale". Cio? dare la priorit? a tutti quei dibattimenti riguardanti la tanto evocata ?sicurezza?: furti, rapine, omicidi? Si dir? allora, qual ? il problema? Il problema nasce da una seconda norma inserita nel Ddl con cui si d? la possibilit? di patteggiare per tutti i processi gi? in corso, per i reati commessi fino al 31 dicembre 2001. Tra questi processi rientra anche quello per corruzione giudiziaria del testimone David Mills e per falso in bilancio, appropriazione indebita e frode fiscale nel processo Mediaset. Sembrerebbe infatti che si approfitti di un?emergenza nazionale (o presunta tale) per infilare nel testo un articolo che non c?entra nulla. Il patteggiamento, infatti, ? un istituto che serve a velocizzare il processo, concedendo in cambio uno sconto di pena all?imputato. Se invece il processo ? gi? in corso e si avvia alla conclusione, come in questo caso (la sentenza ? prevista per l?estate) la richiesta di patteggiamento - che secondo il disegno di legge richiederebbe 60 giorni per essere valutata - rischierebbe di far slittare la sentenza a settembre, quando arriver? la prescrizione, bloccando il processo a ridosso della sospensione feriale. Tutto fa pensare quindi al preludio di un colpo di spugna, che per funzionare necessita dell?approvazione del decreto, che per il Ministro dell?Interno Maroni "sar? legge entro luglio". Il sospetto ? quindi che si sia usata l?emergenza come una scatola, un Cavallo di Troia che contenesse un codicillo di poche righe, sperando che passasse inosservato, sulla falsariga di quanto avvenne per un altro contenitore, come lo fu la Cirielli, per risolvere i problemi giudiziari del Cavaliere. Giuseppe Lopez 22/05/2008