torna alla homepage

LAVORO / MILLIARDAIRE

CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE

KE PERSONAGGIO

CRITICHI'

RECENSIONI

SPORTIVO&DISINVOLTO

CARTOLINE DAL MONDO

LINK


BARANIA
 
- cittadini
 
- istituzioni
 

 


Lavoro / Milliardaire

Lavorare è necessario?

Il progresso scientifico e l?automazione negli ultimi anni hanno fatto s? che, con una quota minore di lavoro, si riesca a produrre una maggiore quantit? di beni e servizi, una cosa certamente positiva che nel tempo potr? liberare l?uomo dalla maledizione biblica di essere costretto con gran sudore a procacciarsi il necessario per vivere.
Paradigmatico ? l?esempio di quanto produce un contadino americano ed uno africano: il primo grazie ai fertilizzanti, alla cospicua irrigazione ed all?uso di macchinari riesce a produrre quanto cento dei suoi colleghi africani, per cui, ipotizzando che in futuro anche loro potranno usufruire degli stessi accorgimenti, fra non molto il lavoro di uno solo potr? bastare a produrre il cibo per gli altri 99, i quali potranno anche non lavorare, se per? colui che produce sia disposto a dividere con gli altri il frutto del suo lavoro. E qui nascono le difficolt? forse insormontabili per l?egoismo dell?uomo, probabilmente bisogner? creare una rotazione nel lavoro: un giorno ogni cento. Una prospettiva allettante che invita per? alla meditazione sulla sua fattibilit?, dopo che per anni abbiamo ascoltato l?utopico slogan ?lavorare meno lavorare tutti?.
In numerosi altri campi la riduzione del lavoro ? stata massiccia, mentre il prodotto ha continuato ad aumentare senza sosta, riuscendo a soddisfare gli scriteriati bisogni crescenti di una civilt? dominata dall?imperativo categorico di consumare, consumare ed ancora consumare.
Non ? ipotesi fantascientifica immaginare un mondo nel quale il lavoro non sar? necessario ed i beni ed i servizi necessari saranno realizzati dalle macchine e dai robot. Il problema drammatico sar? costituito dalla distribuzione dei prodotti, venuto meno anche l?uso del denaro o quanto meno del modo per procacciarselo al quale siamo abituati. Ed a complicare ulteriormente il quadro vi ? il moloch della globalizzazione, che annulla le decisioni e le volont? non solo dei cittadini, ma degli stessi Stati, impotenti davanti al potere cieco delle multinazionali.
Potremo in futuro, quanto prima, liberarci dal fardello del lavoro, ma dovremo affrontare e risolvere una serie di non facili problemi: distribuire equamente la ricchezza e creare una reale uguaglianza tra nazioni e cittadini.
Un compito arduo ed affascinante che dovr? essere l?obiettivo delle nuove generazioni.
Achille della Ragione
 




SCHERZI

PUBBLICITA' REGRESSO

KE PERSONAGGIO

NEWS dagli INVIATI

OROSCOPAZZO

LOVE ABBOTT

 

 



Proarts


 
info@testieumori.it