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News dagli inviati |
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CARTACEO O DIGITALE? BASTA CHE SIA LIBERO
Il blog: ?Web log" (registro sul Web)
Nuovo sondaggio di sky sull?uso adolescenziale dei blog
Uno studio commissionato da sky in occasione del lancio di un premio per giovani giornalisti ha messo in luce la sempre maggiore diffusione del blog come luogo del ?comunicare?.
Il termine blog deriva da weblog ovvero "traccia su rete", come fenomeno nasce nel 1997 in a America e a partire dal 2001 si sviluppa in Italia: se qualche anno fa un adolescente raccontava di se sul proprio diario personale, oggi la liber? della rete offre questo nuovo spazio di sfogo.
Dai dati raccolti emerge che solo il dieci per cento degli intervistati ha un diario cartaceo, mentre il 47% scrive sul blog personale, per una media di 4 ore e mezza passate davanti al pc nell?arco di una settimana.
?Il blog ? frenesia, ? tutto e il contrario di tutto, ? antica attitudine alla confidenza e fiorire di nuovi percorsi e neologismi? sostiene Francesca Mazzuccato in ?Diario di un blogger?. Vi sono varie differenze tra un diario fisico e uno on-line, la prima ? certamente l`accesso alle informazioni: il ?diario segreto? ? spesso uno spazio intimo che appartiene solamente all`autore, mentre il secondo, per quanto personale, viene reso pubblico. Il nemico principale della riservatezza resta il genitore; il 46% dei ragazzi che scrivono on-line aggiornano il blog all`insaputa di mamma e pap?.
La volont? di evadere dalla realt? e di trovare un luogo reale o immaginario in cui rifugiarsi ? oggi sia prerogativa degli adolescenti che degli adulti. Studi recenti hanno dimostrato che gli autori di circa la met? dei blog presenti sulla rete sono adolescenti: due ragazzi su tre forniscono la propria et?, tre su cinque rivelano il proprio indirizzo e altre informazioni di contatto e uno su cinque pubblica il proprio nome completo. Inoltre, con l`aumentare del numero di coetanei autori di blog, tende a crescere anche la competizione tra i ragazzi che cercano di attirare l`attenzione. A volte questo fenomeno pu? portare i ragazzi a pubblicare materiale non adeguato, ad esempio fotografie impudiche di se stessi o di amici che poi passano in tv attraverso i telegiornali.
Federica Cirulli
11 marzo 2007
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